Commedia triste

Posted: Marzo 20th, 2018 | Author: | Filed under: Energia | Commenti disabilitati su Commedia triste

In effetti venerdì 16 marzo a Lecce è andata in scena una certa commedia. Decine di uomini (e qualche donna) delle forze dell’ordine a dare bella mostra di sé, a ostentare la loro forza. Quasi a marchiare il territorio e ad affermare che no, quel territorio non è libero, e quelle numerose divise sono lì a fungere da monito. Rappresentazione statale di quel monopolio della violenza già descritto secoli or sono. Ma quel tentativo di deterrenza, quel controllo, quella mancanza di libertà non si manifestano solo con l’onnipresenza della polizia. Ci accompagnano per tutta la vita attraverso le istituzioni e i suoi apparati. La scuola ad esempio, cos’è o cos’è diventata se non un luogo di disciplina al lavoro e all’organizzazione sociale. E la cultura? Chi ne può fruire? E con quali contenuti? Di certo non appartiene a tutti e lo sarà sempre meno data la tendenza all’appiattimento culturale in atto, ben orchestrato e voluto al fine di evitare qualsiasi coscienza critica.

La Lecce bene presa male che ogni tanto si sveglia dal suo torpore per delle scritte sui muri è davvero una commedia di cattivo gusto. Non fa ridere, non fa piangere. Semplicemente conferma quel perbenismo e bigottismo provinciale che la contraddistingue. “Muri puliti, popoli muti”, affermava proprio una scritta su un muro qualche tempo fa. Forse ridestare le coscienze in questo mondo anestetizzato è impresa ardua, anche quando una nocività terribilmente impattante come un gasdotto rischia di mutare e danneggiare definitivamente il luogo in cui si abita. Allora mettere i bastoni tra le ruote a questa nocività e a questo mondo non può che essere la via da intraprendere.