Parole
Posted: Marzo 14th, 2018 | Author: tilt | Filed under: TAP | Commenti disabilitati su ParoleIl quotidiano di Confindustria, Il Sole 24 Ore, ci ha fatto piangere dalla commozione. Ci ha descritto un Alessandro Coricciati distrutto nell’animo mentre staccava uno striscione che lo accusava di essere un collaboratore di Tap. E questo solo perché la sua (e di suo fratello Donato) azienda di Martano vende sabbia alla De Pascalis di Galatina (ah, è così?), la quale fornisce il calcestruzzo alla Saipem, la quale lavora nel cantiere di Melendugno.
Non è collaborazionismo, è solo l’imperdibile affare offerto dal sistema capitalista: fare parte degli ingranaggi della mega-macchina industriale che sta devastando l’intero pianeta.
Molto meno corrucciato sarà senz’altro Raffaele Ricciato, la cui ditta di Campi Salentina rifornisce Tap di autocarri e veicoli industriali. Pochi giorni fa alcuni nemici di Tap, andati ad affiggere uno striscione nel centro del suo paese, sono stati sorpresi in flagranza di non-reato da una pattuglia di benemeriti. Anche se c’è chi ha trascorso alcune ore in caserma, ne è valsa la pena. Troppo interessati alle identità altrui, i militi si sono scordati di staccare subito lo striscione che ha fatto a lungo bella mostra di sé davanti agli occhi dei molti passanti e automobilisti incuriositi.
PS Fonti anonime smentiscono categoricamente Il Sole 24 Ore: lo striscione era appeso nella piazza di Martano! Quanto all’amarezza dei fratelli Coricciati, era probabilmente dovuta alla spesa che dovranno sostenere per ridipingere i muri esterni della loro azienda, ricoperti di scritte.